Cambogia: il Water Festival

notte-sul-tonle-sapUn gigantesco party nelle strade con almeno quattro milioni di cambogiani giunti da ogni parte del paese ha concluso la settimana del Water Festival a Phnom Penh. Si è festeggiato come tradizione (sospesa solo durante il regime dei Khmer Rouge) la fine delle stagione delle piogge, del lavoro nei campi e del raccolto, l’inizio della stagione della pesca sul grande lago e sui fiumi e la vittoria dei marinai del Re Jayavaraman VII (dei tempi imperiali di Angkor) contro gli invasori vietnamiti. I Re dell’antichità (come per il Dashain in Nepal) lasciavano una settimana di libertà, libagioni e festeggiamenti ai contadini che avevano raccolto riso, frumento e mais per poi mandare gli esattori a prenderne una parte.
Il fiume Tonle Sap ha invertito il suo corso sotto la spinta delle acque del fiume Mekong, uno strano evento naturale che si ripete ogni anno durante la luna piena di novembre.
Quattrocento lughi barconi (con 80 rematori) hanno gareggiato sul fiume, i dragoni (serpentorni) scolpiti sulle prore rappresentano i Signori delle Acque che in ogni parte dell’Asia devono essere ringraziati per assicurare l’arrivo del monsone.gara-di-barche-nel-water-festival
Gli equipaggi rappresentavano tutti i distretti della Cambogia (8 erano composti di sole donne) e la gente s’agitava per i favoriti fra mangiate e bevute colossali. Il fiume si riempiva di spazzatura e il festone ha bloccato totalmente la città.
Tutto è filato liscio (l’anno scorso in un incidente fra le barche sono morte 5 persone) malgrado i lavori che bloccavano parte del lungo fiume The US$20 million project, initiated in December last year, stretches from Sisowath Quay to street 118 near Phsar Chas. It is part of a bigger two-and-a-half-year project that includes drainage improvements at Wat Phnom, Central Market, the Royal Palace and National Museum.
Nella notte del Bun Om Tuk (il nome della festa in Cambogiano) il fiume si riempie di incredibili barconi illuminati e anche il timido Re Sihamony scende sull’acqua come fece il suo collega mille anni orsono.
Quest’anno il governo ha speso più di USD 350.000 per pubblicizzare l’evento negli USA e incrementare il già sviluppato (quasi due milioni di turisti annui) mercato turistico.
Io fra gli eventi da non perdere avrei segnalato anche una visita alle immense sale da ballo del Golden Town (No 412 Monivong Boulevard) o del Golden Boss discoteca-cambogiana(all’angolo della 13 Street) piene fino all’inverosimile di festanti cambogiani impegnati nelle loro danze tradizionali. La gente più che ballare sfila, a tempo di musica, lungo la grande pista circolare, muovendo con grazia solo le mani e ripetendo i movimenti (simili ai mudra) che si vedono sugli antichi dipinti delle Apsara (le danzatrici celesti) nei templi di Angkor.

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