Amo la Cambogia

simmetria-cambogiaMi scrive Mauro, vive in Cambogia s’incazza e, dunque, ama quel Paese. Non gli è piaciuto il servizio delle Iene ci spiega il perchè, ci cita le copiature e i pressapochismi della trasmissione. Non gli piace chi fà spettacolo, specie sulla pelle di altri. Gli possiamo dare torto? Pubblico le sue considerazioni sulla trasmissione delle Iene andata in onda il 29 settembre e già citata in un commento di questo blog. Mauro era talmente incazzato che ha scritto più di 20 pagine confutando passo passo il servizio delle Iene. Le pagine sono qui : a chi ama la Cambogia-Mauro. La foto di Goa è la sua, si chiama Simmetria.

CONSIDERAZIONI di Mauro:

Non permetto a questo “pellaccia” di “sputtanare” il paese che amo. Di offendere i khmer e le tante persone che adorano la Cambogia. Di generalizzare aggiungendo pregiudizi a quelli che gia’ ci sono.

Di fare della “morale spicciola” sulla pelle di una nazione intera. La parola “spazzatura”, in tv, e’ stata usata troppe volte.Questa e’ merda! In Germania, si vergognerebbero di mandare in onda qualcosa del genere.Perche’ noi (voi) italiani, permettiamo una cosa simile? Ma che vada a lavorare!

Il servizio e’ superficiale e tendenzioso. Mi domando: come si fa a mandare in giro per il mondo, per un reportage su tematiche cosi’ delicate come prostituzione e pedofilia, un “somaro” del genere, che non parla nemmeno l’inglese! (Non pretendo il khmer……). Viste le carenze, non e’ in grado di intervistare, controbattere ed andare a piu’ a fondo. Che copia i testi degli altri (e nemmeno bene). Che traduce da altre lingue, alterando il significato di verbi e delle parole per aumentare la “risonanza mediatica” (l’audio e’ ben comprensibile; chiunque sappia un po’ l’inglese, puo’ tradurre da se; si accorgera’ che alcuni termini sono stati tradotti, non con i giusti sinonimi ma con dei dispregiativi). Che calca il tono della voce su parole e frasi di maggior impatto per accrescere il senso di sdegno dell’italiano medio.
Non si puo’ definire giornalista!

L’associazione dei giornalisti dovrebbe prenderlo a “calci in c….. da Torino a Phnom Penh” (e senza passare dal via). Stracciargli la tessera (se gliela han data).E qualcuno, dovrebbe sequestrargli il passaporto, per impedirgli di uscire ancora dal “bel paese”. Un corso di inglese, invece, glielo pago io……. (Anzi no. Meglio donare i soldi in beneficienza…).

L’informazione, relativa a certi argomenti seri, dovrebbe essere appannaggio di chi la sa fare, con professionalita’. Questo e’: “perbenismo interessato” (“Dio e’ morto” – I Nomadi; Beppe Carletti, grazie e grazie a tutti quelli che sono in buona fede)….., ignoranza, incompetenza, …..audience. Sig. Scarfati, si dissoci da lui…….

Da un certo punto di vista’, e’ positivo che della Cambogia si parli. Un grazie anche al “pellaccia” dunque, che mi dai l’opportunita’ per farlo.

Lasciatemi dire, che la Cambogia pero’, non e’ quella che il “pressapochista sedicente giornalista a caccia di scoop”, ha presentato all’opinione pubblica italiana. Tutt’altro.

Lui, ha descritto, realta’ degradate (che esistono, questo e’ certo) ma sono circoscritte a determinati ambienti. Non sono alla “luce del sole” e non rappresentano la normalita’. E non ha mai chiarito, la proporzione del fenomeno rispetto alla situazione generale del paese. Il mondo e’ molto vario. Con i pregiudizi, non sia va avanti ma indietro….

“Beware prejudices. They are like rats and man’s mind, are like traps. Prejudice get in easily, but it is doubtful if they ever get out”. (Lord Jeffrey)

O forse, dall’altra parte dell’oceano, fa comodo, far credere “che non si sta’ poi tanto male se da altre parti e’ una porcheria. Che fortuna!”. I nostri connazionali, al contrario dei francesi (che in Indocina, ci sono stati per un centinaio d’anni) e di tanti altri stranieri, sanno ben poco del fiero popolo khmer e della civilta’ millenaria di Angkor. Conoscono questo paese dalla tv.

“Alle falde del Kilimangiaro”, spesso ha trasmesso spezzoni sulla Cambogia. La S.ra Somaly Mam (NGO AFESIP), piu’ di una volta, e’ stata ospite del programma ma certi argomenti, sono stati affrontati con la sensibilita’ e l’obiettivita’ opportuna. Vi assicuro, che tutti i turisti (gente “normale”, chi meglio e chi peggio; portarli in giro e’ il mio lavoro), una volta visitata la Cambogia, ritornano in Italia ricchi di esperienze positive e di amore per questa gente e questa terra. E’ un bellissimo paese…., fatto di persone semplici, pure, umili, educate, fiere, rispettose. I “khmer”, sanno vivere felici……Lo stress occidentale, non sappiamo cosa sia….

Ma il “pellaccia” di Cambogia, …… di Asia, ….. e di mondo, lui non sa niente……..

Ci sono un sacco di problemi, questo e’ ovvio. Con tre decenni di guerra alle spalle ed un genocidio (3 anni, 8 mesi e 20 giorni, terminato nel gennaio ’79), che ha fisicamente eliminato un quarto della popolazione (le responsabilita’ sono di tutti), non e’ semplice rigenerarsi. I diritti umani sono ancora calpestati, certo! Ma molto s’e’ fatto e si sta’ facendo. Ed i tempi sono cambiati.I luoghi comuni, andrebbero rivisti. La rivoluzione culturale, economica e di pensiero, e’ irrefrenabile.

E’ un po’ “l’Italia del dopoguerra”. Lo stesso entusiasmo della rinascita.Il cambiamento come rivoluzione. I criteri morali, in paesi diversi, non sono gli stessi che in occidente, bisogna capirlo.

L’applicazione e la promulgazione di nuove leggi, anche riguardo alla pedofilia, sono nell’interesse dei tanti. I mass media ne parlano. Fuori dai confini, milioni di persone (e molti personaggi famosi), amano questa terra!Vi siete chiesti perche’? Se si cerca il marcio (e la “gente di merda”), lo si trova dappertutto, in ogni paese, ed anche sotto casa…..

E di imbecilli come quelli che il “pellazza” ha intervistato sul Riverside, ce ne sono fin troppi, ovunque. “Se si inoltrasse, lungo le calate dei vecchi moli, in quell’aria spessa carica di sale e gonfia di odori, li’ ci troverebbe i ladri, gli assassini ed il tipo strano, quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano….” E va beh!

Il problema del giornalismo “da due soldi”, poco serio come questo, e’ che in un video di 17 minuti, e’ dificile mettere tutte le posizioni in una sola linea, senza creare incomprensioni. Da un altro loro servizio, su un sicario di Caracas, viene da pensare che tutti i ragazzi di Caracas sono sicari…..” (ndr questo e’ il commento di un amico….)

Ma il palinsesto, richiede di sfornare un “qualcosa” ogni settimana. E, meglio se fa effetto….Sihanoukville, e’ una bellissima citta’ piuttosto grande ed in espansione continua.

Sta’ su un promontorio. Tutto intorno, decine di chilometri di bianche spiagge. I turisti sono migliaia, (in Cambogia, in totale, circa due milioni all’anno ed in costante aumento), da ogni parte del pianeta, gli italiani, pochi. Non e’ l’inferno e il cesso del mondo che viene descritto da questo “pagliaccio” (ora mi posso permettere di chiamarlo cosi’ visto che siamo in confidenza).
La realta’ e’ molto piu’ complessa.

I bar, i ristoranti, i negozi, i karaoke, i bordelli, i pedofili….. ci sono, ma lui, “sto arruffone pressapochista”, non ha visto nulla. La prima regola di chi scrive (e che dovrebbe, a maggior ragione, valere anche in tv, dove i danni prodotti sono molto piu’ immediati e visibili) e’ “scrivi di cio’ che conosci”. Il secondo suggerimento e’ “documentati prima di esprimerti”. Lui, “il pelloccia”, non ha avuto neppure l’accortezza di approfondire da internet prima di raccontare cio’ che non conosce affatto (se usa internet…). Uccide il turismo! A qualche italiano, sara’ passata la voglia di venire da ‘ste parti.

Ai pedofili (se vogliono passarla liscia), consiglio altri posti. Ai “turisti sessuali”, pure. C’e’ di meglio…. Il “pellaccia” invece, lo mando “a quel paese” (che non e’ in Asia…). Vorrei che ripetesse l’esperimento, da solo….. Con un fascio di banconote in tasca (gliele darei io oppure la Mediaset), vorrei mandarlo di nuovo sul Riverside, a cercare di comprarsi una bambina di dieci anni.

Da subito, il suo comportamento, non passerebbe inosservato, a tutti, indistintamente. Con il passaparola, sarebbe al centro dell’attenzione, guardato con sospetto e controllato a vista. E se non la trova, vorrei che la chiedesse ad un guidatore di tuk-tuk, uno qualunque, o magari a un poliziotto. Una volta al bordello, vorrei vederlo spiegarsi con la “mamasan” ed individuata la propria “vittima”, giovanissima, vorrei che provasse a portarla in camera sua, o dovunque.

Sarebbe gia’ stato arrestato, ma lasciatemi immaginare oltre…..Che scatti delle foto….Che abusi sessualmente….La bambina racconterebbe. Gli altri, pure. Sarebbe nella merda fino al collo. Linciato, forse. Dovrebbe guardarsi alle spalle per tutta la sua permanenza in Cambogia. Lo acciufferebbero prima di scappare all’estero. In pochi l’aiuterebbero (e qui, in gabbia, non portano neanche da mangiare).Ma sai, poi con i soldi….Molti stranieri sono in galera per reati su minori.

E’ una cosa seria!

Alcune NGO, per continuare a mantenersi, contribuiscono ad arrestarli. Qui si vive bene e nessuno vuole andarsene….Sono tanti, anche gli italiani, che amano la Cambogia…..

Da quattro anni non guardo la tv, ma quando vivevo in Italia, seguivo “Le Iene”, e devo dire che, molte volte, mi piacevano. Poi, cinque o sei anni fa, hanno fatto vedere un servizio dalla Cambogia.

Seguivano un pedofilo che, non immaginando di essere ripreso e registrato, si confidava a “ruota libera”. La Cambogia, non la conoscevo ancora (anche se mi ero proposto di visitarla alla prima occasione). Quello che ho pensato vedendo il servizio, e’ stato: “Cambogia, ……terribile,……..che gente che c’e’ al mondo….., va beh,…….. buonanotte”.

La settimana seguente, sulla stessa falsariga, erano a Pattaya in Thailandia.Ora, se non ci siete mai stati, questa grande citta’, e’ molto difficile da descrivere. Esiste, come esistono innumerevoli realta’.E non e’ Thailandia (seppur lo sia), almeno non come la intendo io e milioni di altre persone. Hanno usato la stessa “tecnica spia”al seguito di un altro italiano “sfigato” quanto il primo.La Thailandia la conoscevo bene, l’avevo vissuta per anni, approfondita in svariati aspetti. Andando a letto, prima di prender sonno, mi era montata una tremenda rabbia.

La mattina dopo, correvo in internet e scrivevo una mail piu’ o meno di questo tipo……”Ma come vi permettete di parlare della Thailandia in quella maniera. Non la conoscete affatto…..Di generalizzare…..La Thailandia ha piu’ abitanti dell’Italia……Certi fenomeni, sono circoscritti in poche localita’, e gliele citavo. Voi siete pazzi, terroristi mediatici, ignoranti, incompetenti, merde, figli di puttana!”. Poi firmavo con il mio nome, come faccio adesso.

Okhn. Sok-sabbay. Okhn.

Mauro Brecevich

6 risposte a “Amo la Cambogia

  1. grazie per avermi letto.

    la foto in alto pero’ non e’ Cambogia ma agonda (canacona chaudi south goa), un posto magico.

    un abbraccio

    mauro

  2. Ho letto solo adesso quello che hai risposto al giornalista delle iene per quella specie di servizio che ha fatto in Cambogia. Sono totalmente d’accordo con te. in Cambogia non ci sono stata ma ho visitato anni fa il Nepal (dove è nata mia figlia) ed è un mondo completamente diverso dal nostro occidentale. e il fatto che siamo poveri non significa che siano peggiori o che vivano peggio di noi. Io sono rimasta affascinata da quella terra, da quella gente che per strada ti sorride sempre. Anche lì c’è la parte negativa di un popolo, ma dove non c’è? Il servizio giornalistico, Pellazza poteva farlo a scampia ed era lo stesso. Un abbraccio, anche se non ti conosco mi sembra di conoscerti.
    PS: ho finito da poco di leggere un libro di Terzani sulla Cambogia. Fantastico. (anche lui amico mio!)
    Ornella

  3. Ciao Ornella. In realtà il commento al servizio delle Iene l’ha fatto Mauro che vive là. Io lo condivido come le cose che tu hai scritto. L’informazione, la politica, e, purtroppo, tanta gente vive solo per far spettacolo, tirar su qualche spicciolo o un pò di popolarità.
    Non sò ma in posti come la Cambogia o il Nepal, pur nei loro casini, tutto, anche la gente, mi sembra meno finto.

  4. ho letto solo ora la tua risposta a quella merda di servizio andato in onda su italia 1 e mi trovo completamente d’accordo con te.ho avuto la fortuna di andare in cambogia quattro volte per altrettanti mesi e non potevi descrivere meglio la profonda umanità di questo popolo(è chiaro che gli idioti esistono anche in cambogia,ma che dovrebbero dire di noi che mandiamo in giro per il mondo gente come berlusconi).spero di poter tornare al più presto da quelle parti.grazie ero incazzato anch’io per tanta superficialità e pressapochismo.ciao

  5. Non è soltanto questo pseudo-giornalista italiano il risponsabile d’un servizio cosi. Chiedete anche a cose come M’Lotapan in Sihanoukville, quella che presenta alla Cambogia cosi per prendere soldi, soldi, soldi italiano!!! Cosa hanno fatto invece??? I bambini sono ancora per strada, giocando con gli stranieri. Adotrinano i bambini che tutti gli occidentali sono il diavolo ma allo stesso tempo una banca con piedi.

  6. So quanto Mauro ci tiene e quanto vuole bene alla Cambogia. Ho letto con attenzione quanto ha scritto e ho visto in internet il servizio delle Iene. Ha ragione Mauro. Ne abbiamo parlato a lungo io e lui.

    Anche a me sembra impossibile che un tizio che tira un carretto si fidi di portarti in 3 bordelli al primissimo incontro.

    Tutto e’ sempre un pelino piu’ complesso di come viene rappresentato dalla TV in 15 minuti tra una risata e l’altra.

    Ma un modo per reagire c’e’: testimoniare il buono e il bene ! Non si puo’ fare nulla per tutti quelli che si bevono i servizi sbilanciati (con un bias negativo dall’inizio).

    Date una mano! Fate sentire le vostre opinioni.

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