ONLUS: 9 milioni spariti, la colpa….del destino

Le domande che fà Titti, le faccio mie (come dovrebbero farsele i donatori delle ONG coinvolte) e aggiungo che nelle ONLUS\ONG ci sono Collegi dei revisori, Società di Certificazione, Comitati dei Garanti\saggi, Consigli d’Amministrazione, dirigenti amministrativi, presidenti, consulenti, direttori. Tutti più o meno pagati con i soldi destinati ai beneficiari. Altra domanda esistono Banche Etiche, fondi istituzionali perchè  affidare una somma ingente a una società privata da un oltre un anno sotto inchiesta?

In Italia finirà che la colpa è sempre di qualcun altro anche per 9 milioni di euro volatilizzati. Più o meno il reddito pro-capite annuo di 110.000   cittadini del Nepal.

Ho 4 domande:

1) ma a presiedere e dirigere questi enti ci sono vecchiette di novant’anni facili preda di truffatori oppure degli incompetenti? O si tratta di cialtroni? Leggo infatti su Repubblica “”Le onlus avrebbero versato 9 milioni di euro su un conto corrente di Retemanager, che poi se li sarebbe intascati, mostrando a loro falsi documenti di acquisto delle obbligazioni.”

2) Come mai si sono raccolti fondi per Haiti sapendo bene che non c’era la capacità di assorbimento in progetti per oltre 21 milioni di euro? Avidità, incompetenza o ancora cialtroneria?

3) La pezza che ci hanno messo è peggio del danno. Leggo sempre su Repubblica: “Tutti gli impegni assunti con i donatori e le popolazioni colpite da crisi umanitarie sono stati pienamente rispettati: le organizzazioni del network Agire si sono fatte carico della somma sottratta per completare i propri progetti ad Haiti, che non hanno subito né ritardi né variazioni rispetto al programmato: è quanto assicura in una nota Agire, Agenzia italiana per la risposta alle emergenze, coinvolta nella truffa”. Da dove esattamente saltano fuori i 9 milioni di euro che le ONG si sono affrettate a tirar fuori per coprire il buco? Da altre donazioni stornate, dal fondo di riserva? oppure, come sarebbe più corretto, attingendo ai beni personali degli strapagati dirigenti che per una volta pagano di tasca propria per l’errore commesso?

4) Sono state azzerate tutte le cariche degli enti coinvolti per evidente incapacità a gestire simili iniziative, mettendo al loro posto persone serie, competenti, senza tessera politica, capaci di valutare il rischio di investimento di ingenti somme di denaro che sono state temporaneamente assegnate alle ONG ma che hanno come destinazione finale la povera gente di Haiti?

Un commento finale: spero che ad Haiti vengano messi al corrente così si incazzano anche loro come stanno facendo tutti i donatori della campagna SMS, con nomi e riferimenti. Da rincorrere con il forcone.

Titti

7 risposte a “ONLUS: 9 milioni spariti, la colpa….del destino

  1. PER CORRETTEZZA POSTIAMO LA RISPOSTA DATA DA AGIRE ALL’ARTICOLO COMPARSO SU AGORAVOX. Prendiamo per buono cghe i milioni spariti siano solo 2 ma quelli investiti rimangono 9. Sul sito si sono spiegazioni e giustificazioni ma non documenti. Le domande di fondo (fondi malgestiti, surplus di donazioni, controlli, ragioni delle scelta d’investire con Pasta, etc.) rimangono senza risposta.

    Cari amici,
    riteniamo doveroso fornirvi qualche informazione in più sulla truffa di cui AGIRE è stata vittima e specificare intanto che la cifra sottratta non ammonta a 9 milioni, bensì a 2. Trovate i dettagli a questo link: http://www.agire.it/it/mediaroom_agire/news_agire_onlus/newsDetail.html?DETTAGLIO=ff808081328131880132c11c3004000b&page=3

    Ci preme ribadire che – a differenza di quanto affermate – gli impegni con donatori e popolazioni colpite da disastri umanitari sono stati pienamente rispettati: le ONG di AGIRE si sono fatte carico della somma sottratta per completare i propri progetti ad Haiti, che non hanno subito variazioni rispetto al programmato.
    Come noto, l’erogazione dei fondi avviene progressivamente, a stato di avanzamento dei lavori. E’ così che lavorano tutti i donatori, non si trasferisce mai l’intera somma raccolta subito, lo si fa sulla base di una reportistica dai progetti che garantisce il buon andamento degli interventi.
    I fondi in giacenza sono stati investiti – con operazioni che ci erano state garantite come prive di rischi (abbiamo firmato contratti al proposito) – allo scopo di valorizzare ulteriormente le risorse e ottenere interessi da riversare sul FRRE (Fondo di Risposta Rapida alle Emergenze), destinato a migliorare l’efficacia della risposta a successivi disastri. Per approfondimenti: http://www.agire.it/it/agire_onlus/modello_agire/trasparenza_agire.html

    Vi invitiamo pertanto a prendere visione dei documenti e dei testi linkati, in modo da poter fornire ai vostri lettori informazioni corrette ed elaborate con cognizione di causa. Restiamo comunque a disposizione nei nostri uffici per ulteriori chiarimenti. Grazie

    Maddalena Grechi – Responsabile Ufficio Comunicazione AGIRE

  2. Cara Titti
    in Italia le risposte non arrivano mai, tutto sfuma in un gran polpettone.
    Qualcosa però si sà. Vorrei segnalare che la ONLUS Agire ha anche un Comitato Etico composto da il giurista e magistrato Antonio Cassese, già presidente del Tribunale penale per i crimini dell’ex Jugoslavia, l’ex Ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, il professor Marco Vitale. Che ha dichiarato di saperne ben poco del truffone.
    Vi è, come dappertutto, la società di revisione PriceWaterhouse Coopers (Pwc), che ha certificato “«Il bilancio d’esercizio di Vis (una delle ONG coinvolte) al 31 dicembre 2010 presenta attendibilmente, in ogni aspetto significativo, la situazione patrimoniale e finanziaria”, cioè hanno certificato il valore di obbligazioni che non esistevano, come ha dichiarato la Barclay Bank.
    AGIRE ha come “main partner” la Banca Prossima, la banca per le imprese sociali del gruppo Intesa Sanpaolo. Ma il consiglio direttivo ha preferito l’intermedario consigliato dagli amici degli amici.
    Agire ha un patrimonio netto appena superiore a 540mila euro, il Vis non arriva a 270mila euro (dati di fine 2010), non si capisce dove prendano 2 (o 9) milioni di euro.

  3. Ritengo disdicevole che il portavoce della ONLUS Agire dichiari che Dino Pasta, il gestore dei fondi (9 milioni di euro fra tutte le ONLUS coinvolte), sia stato referenziato e approvato da Banca d’Italia. Purtroppo è falso perchè bastava guardare sul web e scoprire che nel 2000 fu radiato dall’Albo dei promotori finanziari (la causa è ancora in corso). Ma che sia innocente o colpevole non può certo dirsi referenziato.
    http://storico.assinews.it/testi/tiz2224_190504com.html

  4. Inoltro un link che mi è stato inviato da un dipendente di actionaid e che riguarda il premio assegnato due settimane fa come miglior manager del non profit 2011 a marco de ponte, direttore di actionaid nonchè presidente e legale rappresentante di AGIRE.
    http://www.vita.it/news/view/115149
    Oltre alla truffa di 9 milioni (o 2 che dir si voglia) di euro di cui è rimasto vittima mi dicono che lo staff turnover nella sua organizzazione sia pari al trenta per cento all’anno, quindi personale scontento, pagato pochissimo, mentre i dirigenti sono strapagati (dai 150 mila euro all’anno in su). Io gli avrei dato il Tapiro D’Oro…

  5. Movimondo si definiva Onlus Business Oriented……..e quando l’OLAF (Ufficio anti frode UE) gli contestò le irregolarità negli acquisti, rimasero stupiti e dichiararono che si trattava di “rigidità burocratiche” che non tenevano conto della storia e delle attività dell’ong. I responsabili? Sarebbe interessante sapere dove sono finiti quei manager che affossarono “professionalmente” 30 di cultura della solidarietà laica.

  6. Anche quella fu una bella storiella che coinvolse diverse ONG (in gran parte del sistema politico-affaristico del PD). Tutta l’industria dell’assistenza si rivoltò contro l’OLAF, loro erano senza colpe…

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